Correlazione tra Youporn ed eiaculazione precoce, caso clinico.

youporn

 

Soggetto maschio di 19 anni, si rivolge dal medico di base per un problema di eiaculazione precoce e calo del desiderio. Il medico lo rassicura dicendoli che dipende sicuramente dell’eccessivo stress per gli esami di maturità che il ragazzo deve sostenere tra qualche mese. Il paziente tuttavia non rimane soddisfatto dalla spiegazione del medico di famiglia e contatta un urologo. Nel corso della visita emerge che il ragazzo è fidanzato da due anni con la stessa ragazza, ma nonostante abbiamo regolarmente rapporti sessuali, dedichi gran parte del tempo libero alla visione di siti per adulti. Il fenomeno è diventato ti tipo compulsivo, al punto che il ragazzo dedica più tempo all’auto erotismo mediante eccitazione da internet che all’intimità con la propria fidanzata. L’urologo dall’esame obiettivo non evidenzia alcun problema, e prescrive al ragazzo alcuni esami ormonali tra cui il dosaggio della prolattina, testosterone totale e libero ed ormoni tiroidei. Alla visita di controllo il ragazzo esibisce gli esami che sono negativi ad eccezione di una prolattina piuttosto elevata. L’urologo impone al ragazzo di impostare un filtro sul computer in modo da non accedere troppo facilmente ai siti pornografici, e quindi ovviamente di annullare la visione di materiale pornografico. Il ragazzo riferisce di aver recuperato dopo un mese una normale libido, ma rimane il fenomeno della eiaculazione precoce che l’urologo decide di trattare con l’utilizzo di daparoxetina ad uso giornaliero. Nel frattempo il ragazzo si trova a dover sostenere gli esami di maturità, pertanto ritorna a visita di controllo dopo un mese, riferendo che è tornato ad avere dei tempi di eiaculazione normali.

Discussione del caso clinico

Soltanto in Italia si è passati  da un numero di dipendenti dal sesso virtuale di 5 milioni ad 8 milioni nel 2014. A questo si aggiunge una forte correlazione tra eiaculazione precoce, calo del desiderio e d altre parafilie come il voyeurismo.


Recenti studi riportano una eccessiva permanenza su siti pornografici, in soggetti adolescenti. Questa situazione può comportare infatti una vera e propria pornodipendenza. Circa il 10% di chi trascorre troppo tempo davanti a siti per adulti è minorenne.  La visione di materiale pornografico sulla rete non è considerata una vera patologia, ma lo diventa se si allungano così tanto i tempi di permanenza, che interferiscono con le normali mansioni quotidiane. Si tende infatti adesso a considerare la eccessiva permanenza sui siti pornografici come una vera e propria dipendenza.  Dobbiamo tuttavia distinguere la dipendenza da sesso dalla pornodipendenza che rappresenta una estrazione della prima assumendo sempre dei caratteri compulsivi. Un ulteriore aspetto che deriva dalla pornodipendenza è l’autoerotismo che si associa all’oggetto di desiderio virtuale, che tende ad alienare il soggetto da quelli che sono i normali stimoli sessuali. Da questo scaturisce un ridotto desiderio sessuale per il partner, e con meccanismi analoghi si alterano i tempi della eiaculazione. Infatti si tende ad abituare la psiche a ritmi sessuali imposti dalle esigenze mediatiche e non dal rapporto di coppia. In ultima analisi bisogna considerare anche che il sesso voyeuristico induce una percezione alterata di quelli che sono i sensi e gli stimoli sessuali, basando molto l’eccitazione sull’aspetto visivo quindi sui colori, e tralasciando il fondamentale coinvolgimento tattile organolettico e soprattutto la compartecipazione consensuale del partner.