Caso clinico di parafimosi in soffetto con comportamento parafilico
Soggetto maschio di 32 anni di razza slava, si reca al pronto soccorso per algie all'asta del pene, il medico in corso di visita medica si rende conto che il soggetto ha un anello di metallo incastrato su terzo distale dell'asta del pene.. Il foglietto interno del prepuzio, ed il glande appaiono notevolmente edematosi. Interrogando meglio il ragazzo, questo riferisce che sono oramai due giorni che è presente questa situazione e che deriva da un gioco erotico finito male. Il soggetto in questione infatti, prima di iniziare un rapporto con il prprio partner, ha deciso bene di posizionare un anello di metallo alla base del glande a scopo ludico. Durante l'erezione l'anello si è trovato a stringere i tessuti adiacenti in modo eccessivo, causando un gonfiore irreversibile. Il medico decide di risolvere manualmente la parafimosi, tuttavia malgrado la evidente riduzione dell'edema mediante compressionemanuale, l'anello risulta assolutamente irremovibile. In assenza di adeguata strumentazione presente nell'ambulatorio, il medico decide di far intervenire i vigili del fuoco che giunti sul posto, mediante l'utilizzo di apposite tronchesi, riescono a spezzare l'anello di metallo.
Si assiste pertanto alla rapida detumescenza del prepuzio, ad eccezione di una modesta abrazione dovuta sia alla presenza dell'anello che alle manorve di rimozione dello stesso. Il paziente viene dimesso senza particolari accorgimenti.
Discussione del caso clinico
La parafimosi è una condizione di restringimento del prepuzio, solitamente legato ad una contemporanea fimosi, ma che per manovre di retrazione dello stesso, viene a trovarsi prossimalmente al solco balano-prepuziale, causando un restringimento meccanico al deflusso linfatico della porzione terminale del prepuzio. Questo causa un progressivo gonfiore e dolore che rende ancora più difficile il normare riposizionamento del prepuzio. Solitamente la condizione si risolve manualmente, esercitando in un primo momento una compressione sulla zona edematosa e successivamente mediante una manovra di rinfoderamento a scatto, il normale riposizionamento del prepuzio. Qualche volta, la presenza di una fimosi estremamente serrata, rende impossibile tale procedura, pertanto si procede alla inisione dorsale chirurgica del prepuzio. La profilassi in questi casi consiste nell'eseguire la circoncisione. Tuttavia ci sono casi, come quello descritto, in cui il restringimento è causato da oggetti posizionati sull'asta del pene, quasi sempre a scopo erotico. Ovviamente parliamo di un campo della psichiatria noto come parafilie, che sono deviazioni aberranti dei normali oggetti del desiderio, e dei mezzi adoperati al loro raggiungimento. In questi casi la soluzione diventa più complessa perchè bisogna rimuovere il corpo estraneo e spesso è necessaria attrezzatura che non è in dotazione in un normale ambulatorio medico. In questo caso è opportuno avvalersi dela consulenza di personale specializzato, come nel nostro caso il corpo dei vigili del fuoco. In realtà l'utilizzo di dispositivi a scopo ludico, sono in crescente aumento, esiste un vero e proprio mercato sviluppato specialmente in rete, di oggetti atti a tale scopo. Solitamente si utilizzano anelli che hanno il compito di ridurre le fughe venose durante l'erezione e facilitarne il mantenimento dell'erezione, altre volte è la presenza stessa dell'anello che giustifica il suo utilizzo. Si osservano alcune volte anche taumi da attezzature più complesse come vere e proprie gabbie, consentitemi il termine da "uccello", che se non opportunamente omologate e collaudate possono creare seri danni. In passato la fantasia associata alla ignoranza e ad una buona componente di parafilia, era principalmente diretta nell'inserimento di oggetti all'interno dell'uretra. Spesso si adoperavano, ma tutt'ora si veodono ancora queste cose, oggetti rigidi, con l'intento di rendere l'organo genitale maschile più rigido. Questi sono decisamente i sistemi più cruenti e più pericolosi a causa dell'altissima probabilità di lesioni uretrali e vescicali, oltre ad una elevatissima probabilità di infezione ( stafilococchi, streptococchi, ma anche da clostridi come quello del tetano). Non è infrequente l'inserimento di spille attraverso la borsa scrotale, manovra brutale ma che tuttosommato ricorda molto l'utilizzo dei piercing. La parafilia è un comportamento aberrante finalizzato all'ottenere soddisfazione sessuale da situazioni decisamente insolite. Ci sono numerose sttoclassi di parafilia, quella descritta nel nostro caso appartiene al feticiso. Il feticismo è una condizione in cui l'attenzione sessuale è mirata ad un ogetto inanimato o a parte dello stesso. Forse quanto scritto può turbare il lettore, ma mi preme sottolineare che il mercato che sottende tali situazioni è economicamente impressionante, pertanto è importante conoscere il fenomeno perchè è parte integrante della società. Tuttavia se tali pratiche rimanessero nella intimità di un individuo o di una coppia, non risulterebbero di alcun peso, spesso però si raggiungono delle esagerazioni, come quella descritta sopra, in cui il soggetto ha tentato di utilizzare in maniera artigianale un dispositivo del tutto inadeguato. In questo caso la manovra ha impattato sulle risorse del sistema sanitario nazionale, che ha dovuto finanziare delle manovre di pronto intervento e della consulenza dei vigili del fuoco. Qualche altra volta queste situazioni si spingono ai limiti oltre che del buon senso, anche del penale, a causa del coinvolgimento diretto o indiretto di persone estranee (voyeurismo, esibizionismo, frotterismo), che consistono rispettivamente del provare piacere sessuale osservando, mostrandosi e toccando altre persone.